L’inglese è senza dubbio la lingua straniera più utilizzata a livello nazionale e internazionale. Per questo motivo è anche la lingua più tradotta in assoluto. Tradurre in inglese non è affatto semplice perché non si tratta solamente di trasporre le parole da una lingua all’altra ma anche di lasciare inalterato il significato originale, le sfumature e i dettagli del testo. Per svolgere un lavoro di traduzione impeccabile bisogna possedere competenze specifiche e conoscere approfonditamente ogni aspetto della lingua, della cultura e naturalmente del settore di specializzazione.
Conoscere la lingua inglese non è sufficiente ad effettuare traduzioni in inglese. Si tratta, infatti, di una lingua molto ricca di particolarità ed eccezioni che solamente i traduttori madrelingua conoscono molto bene. Innanzitutto, in inglese è possibile esprimere uno stesso concetto in modo colloquiale o ricercato, utilizzando vocaboli di origine germanica oppure latina. Solitamente, il secondo registro è più elevato e viene utilizzato soltanto in determinate occasioni e situazioni.
La lingua inglese
L’inglese britannico rappresenta la forma linguistica utilizzata nei territori delle Isole Britanniche, che appartengono alla Gran Bretagna (UK). In queste zone l’inglese britannico è la lingua nativa e viene definito British Standard English, che presenta però varianti in alcuni Paesi dell’Africa, dell’Asia del Sud, del Sud-est asiatico, dell’Australia, della Nuova Zelanda e dell’Oceania.
L’inglese americano, invece, racchiude un gruppo di dialetti nordamericani e l’inglese parlato in Canada. Si tratta di un registro linguistico parlato da circa 300 milioni di persone, che deriva dall’inglese britannico ma che si è progressivamente distanziato da questo a partire dalla seconda metà del XVI secolo, a tal punto che oggi si assiste a marcate differenze nel vocabolario di tutti i giorni.
Nonostante l’inglese britannico si sia imposto a livello globale, l’inglese americano predomina in tutte le zone del mondo che originariamente non parlavano l’inglese e, in generale, nei settori della politica, dell’economia, della tecnologia, dell’economia, del marketing e della cultura.
L’importanza di tradurre in inglese
Nel nostro attuale mondo globalizzato, se si desidera internazionalizzare il proprio business è necessario realizzare e diffondere i propri contenuti in un inglese accurato e di ottima qualità. Ad esempio, il linguaggio della pubblicità utilizza numerosissimi termini anglosassoni per i suoi spot, slogan, loghi e così via, tanto che ormai molte parole inglesi sono entrate a far parte del nostro uso quotidiano.
L’inglese rappresenta lo strumento in grado di veicolare molto lontano i propri contenuti. Basti pensare che l’inglese è lingua ufficiale dei settori marketing e comunicazione, ma anche della scienza e della tecnica. Ecco spiegato perché sia necessario richiedere traduzioni italiano-inglese professionali per tradurre in inglese in modo efficace i propri contenuti, al fine di garantire davvero dei risultati soddisfacenti.
Come lavora un’agenzia di traduzione
Preservare l’intento comunicativo di un testo, nonostante il passaggio da una lingua ad un’altra, è di fondamentale importanza. Tradurre in inglese tramite i programmi di traduzione automatica, che funzionano sfruttando algoritmi matematici, non assicura di certo un risultato finale di qualità e impeccabile.
Oltre alla precisione umana, che non può essere paragonata all’intelligenza artificiale di alcuni software, un altro elemento imprescindibile del lavoro del traduttore professionale è la localizzazione, ovvero la contestualizzazione del contenuto rispetto al pubblico di riferimento cui si rivolge.
Per poter offrire un servizio di traduzione che sia corretta e perfettamente contestualizzata dal punto di vista culturale, verso il pubblico finale (ovvero, localizzata), è necessario affidare i lavori di traduzione esclusivamente a traduttori professionisti madrelingua inglese. Sia nella traduzione inglese-italiano che in quella italiano-inglese, oltre alle competenze linguistiche, contano anche le capacità di localizzazione del testo, vanno cioè prese in considerazioni le variabili culturali dei due Paesi, che sono molto lontani, più che dal punto di vista geografico, sul piano culturale.
Essendo, infatti, l’inglese la lingua madre di oltre 400 milioni di persone sparse in tutto il mondo e la lingua ufficiale in ben 23 Stati, abbiamo a che fare con una lingua che conta numerose varianti, fra cui le più note sono l’americana (Stati Uniti e Canada) e la britannica (Regno Unito). Se, dunque, vogliamo far comprendere in modo efficace il nostro messaggio a due pubblici diversi che parlano la stessa lingua, dovremo necessariamente tenere conto della cultura, dato che questa influenzerà il modo in cui il contenuto verrà recepito e replicato.