Oggigiorno non è difficile trovare consulenti SEO e agenzie che si occupano di posizionamento e indicizzazione sui motori di ricerca.
Più difficile è trovare le persone giuste cui affidarsi, perché la SEO è un processo che riguarda anche un terzo incomodo, Google, che viene spesso chiamato in causa come parte dell’equazione giusta per posizionarsi, ma che in realtà sta sopra tutto e ha l’ultima parola.
E questo al di là degli accordi contrattuali stretti tra chi vuole posizionarsi e chi promette di farlo. Anzitutto la SEO non è una scienza esatta, ma non è nemmeno il terreno delle probabilità.
Posizionarsi dipende da una moltitudine di fattori, regolati da algoritmi, che a loro volta lavorano su delle precise occorrenze matematiche. Quindi ci sono le basi per sapere cosa funziona e cosa non, sapendo in anticipo su cosa puntare.
Ma prima di affidare un incarico è bene fare alcune indagini, così da andare sul sicuro e non perdere soldi e tempo.
Verificare l’esperienza nel settore
Un enorme errore che si commette, prima di affidare l’incarico, è quello di cercare di spuntare un prezzo migliore anziché guardare l’esperienza.
L’esperienza la si può controllare con una semplice verifica del sito dell’azienda o del professionista. Leggere il profilo o verificare il portfolio.
Una ricerca basata su WHOIS, uno strumento che svela in parte l’anagrafe di un dominio, può rivelare quando il sito in questione è stato registrato per la prima volta.
Una pagina portfolio o di risultati o ancora di testimonianze credibili, può aiutare a fare luce sulla questione esperienza.
Si può anche verificare se l’esperienza è diretta nel settore che interessa, e provare a fare dei test per capire se i siti che si dichiarano posizionati lo sono per davvero.
Un trucco davvero semplice è quello di cercare su Google la parola chiave dei contenuti più rilevanti del sito che si analizza, e verificarne la posizione.
Un’analisi più dettagliata e completa può essere fatta tramite l’ausilio di software professionali come Semrush, che consentono una piccola panoramica nella versione gratuita, sufficiente per farsi un’idea.
Chiedere i tempi in cui otterrà dei risultati
Google stesso, nella sua guida per i webmaster, consiglia di chiedere delucidazione in merito ai tempi entro i quali si otterranno dei risultati.
Di norma Google è un motore di ricerca estremamente reattivo. In siti non ottimizzati, le ottimizzazioni comportano dei benefici già due settimane dopo averle impostate. È lecito aspettarsi risultati dopo due mesi, ma la sostanza degli stessi dipende dal livello di competitività dei siti e delle parole chiavi sulle quali ci si vuole posizionare.
Google pone anche l’attenzione sul monitoraggio dei risultati, cioè in che modo essi vengono misurati. Il semplice posizionamento potrebbe non bastare.
In ricerche affollate dalla pubblicità a pagamento, una prima posizione potrebbe ottenere meno visibilità di quanto si ipotizzi. Il posizionamento non è mai l’obiettivo, ma il mezzo che si utilizza per raggiungerlo.
Un buon consulente SEO non promette la prima posizione
Le operazioni SEO si prestano a un’offerta modulare: analisi della concorrenza, studio delle parole chiavi, ottimizzazione tecnica, generazione di contenuti, campagna di link building e così via.
I pacchetti SEO, come riporta ServiziPosizionamento devono quindi spaziare nei vari campi dell’ottimizzazione, e fare parte di un’offerta completa che assicura risultati a partire dalla prima fase di studi.
La somma di ciascuna – se realizzate in modo ottimale – porta a veri risultati prima inimmaginabili, concreti, che portano traffico.
Le garanzie che si possono offrire dipendono dalle dinamiche contrattuali. Google si oppone decisamente a quei SEO e quelle agenzie che – nelle offerte – promettono la prima posizione.
E fa bene: in quanto Google è suscettibile a molti cambiamenti, che spesso avvengono a cadenza settimanale.
La crescita del sito è pressoché assicurata se si osservano le norme canoniche che, negli anni, hanno dimostrato di funzionare. E soprattutto non si intraprendono strade troppo rischiose.
La strategia migliore rimane quella di affidarsi a un consulente globale che capisca le necessità aziendali e le traduca in strategie concrete, allargate, che prevedono una promozione ad ampio stretto su più canali e più parole chiave, puntando molto sulla qualità.