Stampaggio materie plastiche: cos’è
Grazie all’innovazione tecnologica, da ormai molti decenni esistono dei macchinari utilizzati per lo stampaggio di materie plastiche. Questo significa che con un qualsiasi materiale plastico, come la resina, è possibile produrre degli oggetti secondo una forma disegnata e stabilita in presenza. Questi oggetti sono prodotti tutti in un unico blocco, senza l’ausilio di viti o giunture (a meno che non sia richiesto dalla loro funzione). Inoltre, essendo in materiali plastici hanno un’ottima resistenza e, in base alla funzione, offrono un’ampia scelta estetica, soprattutto per quanto riguarda i colori. Dagli anni ’70 sono nate diverse aziende che si occupano di stampare materie plastiche a vari scopi, di uso più o meno quotidiano: dai piccoli oggetti di design o arredamento, agli oggetti di produzione in serie, a grandi oggetti, tra cui anche il mobilio (ad esempio sedie e sgabelli).
Stampaggio a caldo per materie plastiche
Le tecniche per stampare le materie plastiche sono varie. Una delle più usate è lo stampaggio a caldo o a iniezione. Consiste nel riscaldare una lastra del materiale plastico che si sta utilizzando, in modo da farla sciogliere e farla aderire a uno stampo costruito in precedenza in base alle richieste del cliente. In seguito, la lastra verra compressa nello stampo e, una volta raffreddata, assumerà definitivamente la forma che le è stata imposta. Viene detta anche stampaggio a iniezione, in quanto il materiale viene fuso prima di essere inserito nello stampo. Questa tecnica è molto utile anche per la creazione di piccoli oggetti in serie, che magari servono come componenti per oggetti più complessi. Infatti, poiché il materiale viene fuso, aderisce perfettamente alle pareti dello stampo, garantendo la perfezione degli oggetti che, nel caso della produzione in serie, saranno perfettamente identici.
Come ogni processo di creazione, inoltre, la realizzazione di un oggetto in materie plastiche per stampaggio passa da alcune fasi.
La prima è la progettazione. Bisogna disegnare l’oggetto che si vuole creare in ogni suo aspetto, perché da questo dipende la creazione dello stampo necessario a produrlo. In seguito, si realizza lo stampo in materiale rigido e resistente al calore.
I professionisti del mestierre creano prodotti progettati su misura, per cui creano gli stampi appositi in base alle richieste del cliente. In questo modo potranno venire incontro a qualsiasi necessità. Ovviamente gli stampi per la produzione di massa sono più facili da reperire e una buona azienda di stampa li avrà sempre a disposizione. In seguito si passa alla creazione vera e propria dell’oggetto con l’inserimento della materia plastica fusa nello stampo.
La parte fondamentale: trovare il giusto professionista
Realizzare un oggetto in materia plastica, come abbiamo visto, è abbastanza semplice. La parte complessa consiste nella progettazione e realizzazione dello stampo.
Questo va, infatti, pensato alla perfezione perché determina la forma dell’oggetto. Inoltre, va creato con dei macchinari appositi e in genere il materiale utilizzato è l’acciaio.
Un’azienda professionale in genere produce da sé gli stampi di materie plastiche (https://www.stamplastitalia.com/) per venire incontro alle richieste del cliente.
Inoltre, per garantire un prodotto realmente personalizzato, un buon negozio metterà anche a disposizione alcuni servizi aggiuntivi che permettono di influire sull’estetica dell’oggetto, ad esempio la serigrafia e la tampografia.
Nello scegliere il professionista di riferimento a cui affidare la stampa dei propri oggetti, bisogna valutare anche i tempi preventivati. Infatti, si tratta di procedimenti a volte complessi, per cui è importante trovare qualcuno che garantisca flessibilità e consegne in tempo, ovvero uno specialista che metta il cliente al primo posto.
Per scegliere a chi rivolgersi, infine, si possono controllare le certificazioni possedute dall’azienda. Ad oggi, infatti, diverse certificazioni attestano la moralità e l’efficacia delle aziende e vengono rilasciate da enti o istituzioni con criteri pubblici e affidabili. Una estremamente importante è la certificazione ISO 9001, rilasciata da IMQ, l’ente italiano che certifica i sistemi aziendali di qualità di gestione.